9788898500208
Nuovo prodotto
Disponibile dal: 10/04/2016
Questo libro non attribuisce colpe per i tanti roghi in cui morirono le
streghe, ma cerca di capire attraverso quali percorsi si è arrivati a tanto.
In questa prospettiva di lavoro s’istallano quelli che abbiamo chiamato i
“temi fondamentali” o le strutture formali su cui si istituiscono i rapporti
fra gli attori della vicenda: il rapporto con il potere religioso, il passaggio
dal peccato di superstizione al crimine di eresia, il rapporto con il potere
politico o la ribellione delle forme culturali endogene verso quelle esogene,
il rapporto con l’istituzione giuridica o i procedimenti penali, il rapporto
con il sociale o della disperazione, il rapporto etnico-culturale come
riconoscimento della propria identità. Accanto a questi percorsi, propri delle
discipline socio-storiografiche e di antropologia culturale, si presentano
altri cammini quali le avventure del corpo e della mente. Le ricorrenti
epidemie di lebbra, peste e sifilide, la presenza di esiti psicopatologici a
eziologia fisiologica, l’utilizzazione di farmaci psicoattivi a fini terapeutici
o per pratiche “religiose”, le crisi endemiche di ergotismo e patologie
scrofolose, le patologie tireotossiche e i danni epatici, nonché l’insorgenza
di malattie mentali a eziologia non fisiologica sono tutti eventi che hanno
focalizzato la nostra attenzione sia sull’induzione farmacologica a rilevanza
psichica, sia sull’affabulazione psicopatologica e sla connotazione archetipa
dell’inconscio collettivo, qui collegato con l’immagine di particolari aree di
rifugio, luoghi geografici e simbolici di insediamento della strega. E’ una
storia narrata, quasi sempre, in prima persona dagli inquisitori, ma noi
cercheremo di ascoltare anche gli altri, quantomeno come attori della storia.